- C'è chi propone di chiedere a Sergio Mattarella «l’ultimo sacrificio», quello di farsi eleggere per un secondo mandato.
- In questo caso, poi, quale motivazione spinge a proporre la riconferma? Non le insostituibili doti del presidente, bensì la previsione che la babele dei gruppi fatichi a convergere su un candidato. Insomma, il presidente toppa, il presidente rimedio, il semipresidente. Che figura.
- Per evitarla, la storia offre molti rimedi. Ci sia di lezione la procedura che viene seguita nelle elezioni del pontefice, via via precisatasi attraverso i secoli.
Dunque c’è chi, come Tabacci, propone di chiedere a Mattarella «l’ultimo sacrificio», quello di farsi eleggere per un secondo mandato, magari con l’intesa che sia breve, che dopo un po’ l’eletto presenti le dimissioni. Sarebbe sì un sacrificio: si sacrificherebbe però, oltre che la dignità dei politici, quella dell’ordinamento costituzionale. Più convincente è la proposta, già avanzata da diversi, di dichiarare il capo dello stato non rieleggibile. La stessa possibilità di rielezione infatti



