- Meloni gode di ampio credito presso le classi dirigenti e l’elettorato liberale. Lei ricambia, proponendo la stabilità dei conti e l’orientamento atlantista.
- Accadde, in un contesto diverso, già cento anni fa, con il fascismo. Sarà poi una costante dell’impostazione neo-liberale, che pur di contrastare la social-democrazia accettò di accantonare le libertà civili e politiche.
- Oggi, i nostri liberali puntano sulla Meloni come antidoto alle politiche di redistribuzione che un governo progressista avrebbe forse messo in campo. Rischiamo di ritrovarci con meno diritti sociali e meno diritti civili.
Perché i liberali sono affascinati da Giorgia Meloni come lo furono dal fascismo
12 ottobre 2022 • 14:00