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Perché il salvataggio di Credit Suisse da parte di Ubs non fermerà la crisi bancaria

  • Ubs ha annunciato che è pronta a comprare Credit Suisse per poco più di 3 miliardi di euro.
  • Cosa c’è dietro? Non è una questione di solidità delle banche, ma di tassi di interesse. Finché i tassi sono a zero, non c’è problema a lasciare i propri soldi in conti correnti non remunerati. Le banche ringraziano e usano quei prestiti a breve forniti dai depositanti per offrire finanziamenti a lungo termine a tassi più elevati e guadagnare sulla differenza.
  • Ma ora che perfino i titoli di stato offrono rendimenti al 3-4 per cento, mentre l’inflazione erode il potere d’acquisto dei soldi lasciati sul conto, chi può inizia a spostarli.

Giusto in tempo per l’apertura delle borse del lunedì mattina, Ubs ha annunciato che è pronta a comprare Credit Suisse per poco più di 3 miliardi di euro nel tentativo di evitare il collasso definitivo di una banca che è davvero di importanza sistemica, capace di trascinare con sé tutto il sistema finanziario occidentale in caso di un fallimento modello Lehman Brothers nel 2008. A questa valutazione, Ubs paga le azioni di Credit Suisse 0,76 franchi l’una, mentre il prezzo di chiusura di vene

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