Dopo il vertice di Budapest

Perché l’internazionale sovranista di Salvini e Orbàn non può funzionare (neanche stavolta)

  • L’incontro di Budapest tra Salvini, Orbán e Morawiecki è stato perlopiù interpretato dagli osservatori secondo due linee di lettura: la ricerca di “rispettabilità” e l’ipotesi di fusione fra due gruppi dell’Europarlamento. 
  • Ma ognuno dei tre protagonisti della riunione aveva motivi diversi per aprire un dialogo che, per il momento, rimane un semplice evento mediatico.
  • Sono molti gli argomenti su cui l’ipotetica internazionale populista ha sempre avuto grandi difficoltà a trovare un accordo. Anche sull’immigrazione sono distanti, perché quelli del centro e del nord si oppongono alla ricollocazione dei richiedenti asilo. 

Per continuare a leggere questo articolo

VAI ALLA PAGINA DELL’AUTORE