Tante le voci, poche le posizioni reali, dopo la telefonata tra i due presidenti: i russi non dicono no ad una trattativa, ma hanno ancora molti motivi per continuare a prendere tempo. Soprattutto di ordine geopolitico. Mentre sul terreno militare, a Mosca interessa soprattutto Odessa
La telefonata Trump-Putin ha chiarito almeno un punto: i russi sono disposti a negoziare, ma non si affrettano perché lo scontro sul terreno è loro favorevole (per adesso). Tuttavia Putin sa di non poter prolungare la guerra all’infinito. Ovviamente, come sempre accade all’inizio di una trattativa, entrambe le parti pongono sul tavolo delle pre-condizioni: per gli ucraini sono il cessate il fuoco e le garanzie di sicurezza; per i russi al contrario nessuna tregua e mai truppe europee dentro l’Uc



