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Petrolio e Russia, cosa vuole adesso l’Arabia saudita di Mohammed Bin Salman

  • Mohammed Bin Salman  sembra puntare a un ruolo analogo a quello di Recep Tayyp Erdogan con la Turchia, cioè a muoversi in larga autonomia dagli alleati in nome della difesa degli interessi nazionali.
  • Posizionamento che consente, oltre che di raffreddare le tensioni con l’Iran, anche di sopire la concorrenza per l’egemonia in campo sunnita proprio con la Turchia.
  • La nuova autonomia saudita, però, non si limita al petrolio. Si muove su un crinale ancora più problematico per Washington, attentando alla storica supremazia del dollaro nelle transazioni petrolifere.

Quanto tempo è passato dal 14 febbraio 1945! Quel giorno, a bordo dell'incrociatore Quincy della US Navy  nel Canale di Suez,  il monarca saudita Ibn Saud e il presidente americano Franklin Delano Roosevelt, sancivano un patto destinato a mutare la storia del Medioriente e non solo. Per Roosevelt, di ritorno da Yalta, l’accordo rientrava in un preciso disegno di contenimento dell’Urss, uscita vincitrice della seconda guerra mondiale e  ormai prossimo competitore strategico . Se a Turchia e

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