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Populismo e identità, i pilastri dell’età della destra

Diversi indizi inducono a credere che potremmo essere all’inizio di un nuovo ciclo al comando nelle democrazie consolidate dell’Occidente. La destra è stata più capace della sinistra di reiventarsi e di elaborare una nuova offerta politica, apparsa più credibile agli elettori. La ricetta è basata su un ingrediente: spostare la rappresentanza sul concetto d’identità. Consente di conciliare interessi molto contrastanti, i supermiliardari e i poveri, e su questo terreno stabilizza il voto

L’anno che si è chiuso potrebbe essere ricordato non solo per il ritorno di Donald Trump, ma per l’affermarsi insieme a lui di una nuova destra stabilmente egemone negli Usa e capace di radicarsi anche in Europa. Certo è meglio essere cauti con le previsioni, specie quando c’è di mezzo la politica, ma diversi indizi inducono a credere che potremmo essere all’inizio di un nuovo ciclo della destra al comando nelle democrazie consolidate dell’Occidente. Come conseguenza, si determinerebbe un mutame

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