- La presidenza della Repubblica italiana non è un premio da attribuire ad una più o meno prestigiosa carriera politica (né tecnocratica).
- Non può essere intesa neppure come un risarcimento per torti (quali?) subiti che verrebbero raddrizzati con l’ascesa al Quirinale.
- La domanda giusta è chi, nella classe politica, ma eventualmente anche fuori, possa essere ritenuto capace di svolgere gli impegnativi compiti che la Costituzione attribuisce al presidente.
La presidenza della Repubblica italiana non è un premio da attribuire ad una più o meno prestigiosa carriera politica (né tecnocratica) fermo restando che bisognerebbe esplicitarne i criteri di valutazione. Non può essere intesa neppure come un risarcimento per torti (quali?) subiti che verrebbero raddrizzati con l’ascesa al Quirinale. Non deve essere proposta sulla base di aspettative contingenti, ad esempio, eleggere chi scioglierà più o meno immediatamente il parlamento oppure chi vuole



