In difesa della scelta dal basso

Le buone primarie sono una cessione di sovranità dei dirigenti di partito agli elettori

  • A fasi alterne, le primarie sono state esaltate o maltrattate, da politici e commentatori.
  • Avere candidati e sindaci che rispondano a queste aspettative rappresenta un vantaggio di lungo termine per le forze politiche di cui ha goduto soprattutto il centrosinistra, nelle fasi in cui è prevalsa tra i dirigenti di partito l’idea che fosse meglio avere candidature forti e rappresentative di una ampia area dell’elettorato che di stretta osservanza della propria corrente.
  • Le primarie aperte volevano e possono essere una consapevole “cessione di sovranità” dei gruppi dirigenti all’opinione pubblica cittadina, anche a quella che i partiti normalmente non intercettano, e al tempo stesso lo strumento per istituzionalizzare un circuito virtuoso di partecipazione, coinvolgimento, scelta dei candidati più popolari.

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