- A fasi alterne, le primarie sono state esaltate o maltrattate, da politici e commentatori.
- Avere candidati e sindaci che rispondano a queste aspettative rappresenta un vantaggio di lungo termine per le forze politiche di cui ha goduto soprattutto il centrosinistra, nelle fasi in cui è prevalsa tra i dirigenti di partito l’idea che fosse meglio avere candidature forti e rappresentative di una ampia area dell’elettorato che di stretta osservanza della propria corrente.
- Le primarie aperte volevano e possono essere una consapevole “cessione di sovranità” dei gruppi dirigenti all’opinione pubblica cittadina, anche a quella che i partiti normalmente non intercettano, e al tempo stesso lo strumento per istituzionalizzare un circuito virtuoso di partecipazione, coinvolgimento, scelta dei candidati più popolari.
Le buone primarie sono una cessione di sovranità dei dirigenti di partito agli elettori
15 giugno 2021 • 18:35Aggiornato, 15 giugno 2021 • 18:48