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Alla Consulta si torna a discutere di procreazione assistita, ma le coppie vanno ancora all’estero

La legge 40 consente di ricorrere a questa pratica solo a determinate condizioni, inoltre fa della maternità surrogata un reato. Così le coppie attivano una pratica che all’estero è legale per farne registrare gli effetti in Italia, aggirando in tal modo gli ostacoli normativi. Colpa di un legislatore che, sulle questioni davvero urgenti, preferisce rimanere inerte. Così i giudici costituzionali sono stati nuovamente chiamati a esprimersi sulla faccenda

Puntuali tornano le reprimende all’inerzia del legislatore. Ultimo in una catena di evocazioni ormai più che rituali, il tribunale di Lucca la scorsa settimana ha chiesto alla Corte costituzionale di esprimersi sulle lacune della legge 40 del 2004, che regola il ricorso alle tecniche di riproduzione assistita. A queste possono accedere solo coppie eterosessuali, sposate o conviventi, in età potenzialmente fertile. A cesello, la legge fa della maternità surrogata un reato – che il governo ha prom

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