Il caso di Stefano Addeo, il professore che ha postato minacce nei confronti della figlia della premier Meloni, che ha tentato il suicidio e che è stato sospeso dal servizio, condito dal bizzarro appello all’intelligenza non umana, mostra l’infame parabola di internet e dei social
La promessa, carica d’afflato utopico, era delle più avveniristiche: i social network avrebbero consentito a chiunque di prendere parola, senza alcuna mediazione, affidandone poi il giudizio a una sfera pubblica potenzialmente allargata all’intero pianeta. Come ogni utopia degli ultimi secoli, ma con persino maggiore sollecitudine, questa promessa di democratizzante parificazione ha saputo rovesciarsi nel suo opposto. Chiunque di noi oggi è esposto a una violenza impalpabile e incorporea, priva



