- La «post-verità», con la perdita di distinzione tra realtà e finzione, è un pericolo per la sopravvivenza della democrazia, che non verrà meno con il solo allontanamento del presidente bugiardo dal potere.
- La resistenza democratica all’assalto al Campidoglio si è concentrata in un gesto all’apparenza minore, eppure cruciale: la messa in salvo dei bauli con i documenti che certificano il risultato del voto.
- La libertà politica, scrive Hannah Arendt, ha bisogno della stabilità che risiede nel riconoscere ciò che è semplicemente dato. La verità è il limite ma anche la condizione di possibilità dell’azione.
Tra i personaggi del finto documentario Death to 2020, l’ultima opera dei creatori di Black Mirror, troviamo la figura della «cittadina media» britannica, costretta da un lockdown senza fine a una completa solitudine, alleviata solo dalle videochiamate e confortata dal catalogo di Netflix. Come racconta nella pseudo-intervista, dopo aver letteralmente esaurito l’offerta di serie tv, scopre lo «show» delle elezioni americane sul canale delle news: «L’avete visto? Un colpo di scena dopo l’altro! T



