- La prima ragione di ottimismo è che questa recessione non è stata accompagnata da una crisi dei mercati finanziari perché le banche centrali sono intervenute rapidamente, e con modalità inusitate, per garantirne il funzionamento.
- La crisi ha colpito le imprese in modo asimmetrico: le più colpite sono state le piccole imprese, che non hanno accesso al mercato dei capitali e beneficiano in misura minore degli investimenti pubblici. Quelle grandi, invece, hanno potuto raccogliere capitali a costo zero.
- Rispetto alla gravità della recessione, colpisce però la contenuta perdita di occupazione grazie alle politiche messe in atto dai governi per attenuare la perdita di reddito di famiglie e imprese.
Nel 2020 abbiamo vissuto la più profonda e rapida recessione della storia. Eppure l’indice delle borse mondiali (in dollari) è cresciuto nell’anno del 14 per cento. C’è il rischio di una bolla dovuta al fiume di liquidità creata dalle banche centrali? Non lo credo. La prima ragione è che questa recessione non è stata accompagnata da una crisi dei mercati finanziari perché le banche centrali sono intervenute rapidamente, e con modalità inusitate, per garantirne il funzionamento. Negli Stati


