- La matassa del Quirinale (e del governo) si risolve invertendo la logica seguita finora. Non bisogna partire dai nomi, ma dall’interesse nazionale.
- Questo è il tempo della riforma dell’Europa, e l’Italia ha interesse a parteciparvi da protagonista. Per questo è necessaria al Quirinale una personalità di autorità riconosciuta non solo in Italia ma in Europa.
- Occorre poi un governo europeista, che cambi anche la legge elettorale: il proporzionale assicura una rappresentanza equa, per tutti, ed evita di consegnare ai sovranisti un potere sproporzionato rispetto ai loro voti.
Grande è la confusione sotto il cielo della politica italiana. Per dipanarla, occorre procedere all’inverso di quanto fatto finora. Per il Quirinale non bisogna partire dai nomi, dalle biografie personali (benché sia naturale farlo). Ma dall’interesse nazionale, in questa fase storica. Il nostro è il tempo della riforma dell’Europa. In merito ci sono già diverse ipotesi. Mario Draghi insieme a Emmanuel Macron ha presentato una proposta fra le più ambiziose, e innovative, che prevede fra l’alt



