- Draghi si troverà infatti di fronte un sindacato compatto come mai negli ultimi anni a chiedere il prolungamento del blocco dei licenziamenti e il rifinanziamento degli ammortizzatori sociali e, dall’altra parte, le associazioni datoriali.
- Confindustria da mesi chiede uno sblocco e una riforma degli ammortizzatori sociali della quale però nessuno vuole veramente farsi carico un momento che è ancora considerato se non di emergenza, almeno di transizione.
- Le parti sociali paiono però ignorare l’ampia quota di lavoratori colpita dalla crisi degli ultimi mesi, in particolare proprio quei giovani di cui Draghi ha parlato già nell’intervento di Rimini.
Blocco dei licenziamenti, potenziale crescita della disoccupazione, reddito di cittadinanza, occupazione giovanile. Sono queste alcune delle tematiche più calde che Mario Draghi si troverà presto a dover gestire. Urgenze che sembrano nuove e direttamente legate alla pandemia ma che in realtà sono ben fondate sui problemi storici del mercato del lavoro italiano. Dalle prime parole pronunciate dopo il colloquio con Sergio Mattarella sono emerse sia le urgenze principali, giovani e coesione so


