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È vero, la sconfitta in Calabria c’è stata, ma è un errore drammatizzarla

Invece di stracciarsi le vesti per un risultato negativo del tutto previsto, benché molto migliore rispetto a quattro anni fa come dimostrano i dati, è tempo che la sinistra aguzzi l’ingegno per essere più appealing. In sintesi, non rimanere prigioniera del circuito politicista e mediatico romano, e offrire prospettive di cambiamento credibili e mobilitanti

È vero che in politica l’aritmetica è una opinione. Ma c’è un limite a tutto. I commenti alle elezioni calabresi lasciano sbigottiti per la disinvoltura con cui sono stati maneggiati i dati. Se si vuole fare un paragone un minimo sensato questo va calibrato sulle ultime elezioni dello stesso livello, cioè le ultime regionali. Se guardiamo ai risultati delle due consultazioni comparabili, quelle dell’autunno 2021 e quelle dell’altro giorno, si fa veramente fatica a vedere un crollo della sinistra

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