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Contro la riforma Bernini: perché i professori faranno lezioni in piazza

Il nostro paese destina all’istruzione terziaria una quota di Pil tra le più basse dell’area Ocse, molto al di sotto della media europea. Le conseguenze sono un corpo accademico ridotto e squilibrato: quale futuro vogliamo dare all’istruzione universitaria nel nostro paese?

L’inizio del nuovo anno accademico nelle università italiane si annuncia tutt’altro che sereno. Alle tensioni legate al conflitto di Gaza, destinate a riaccendersi con le mobilitazioni studentesche pro-pal, si aggiunge infatti la protesta dei precari della ricerca e della didattica. Un fronte ampio, che contesta la riforma del pre-ruolo voluta dalla ministra Anna Maria Bernini e il cronico sottofinanziamento dell’accademia italiana. A Torino l’assemblea dei precari ha indetto una settimana di ag

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