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A Innocenzo Cipolletta non piace la riforma fiscale. E, nel suo articolo su Domani del 23 aprile, lo motiva sostanzialmente con due affermazioni: la «scomparsa della progressività fiscale» e l’«assenza di imposte patrimoniali».
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Sul primo punto, il suo primo argomento è dovuto alla sua non conoscenza della riforma. Non vi è infatti alcun ampliamento tout court del regime forfettario; tanto meno con quelle cifre, che vengono citate completamente a caso senza chiarirne la fonte.
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Sul secondo punto, sarà costretto a prendere atto che tale posizione non è condivisa da nessun partito presente in parlamento.
A Innocenzo Cipolletta non piace la riforma fiscale. E, nel suo articolo su Domani del 23 aprile, lo motiva sostanzialmente con due affermazioni: La «scomparsa della progressività fiscale», a causa dell’ampliamento del regime forfettario (che a suo dire verrebbe portato «a 80mila euro con un’imposta del venti per cento») e a causa della prospettata riduzione da quattro a tre delle aliquote Irpef. L’«assenza di imposte patrimoniali». Sul primo punto, il suo primo argomento è dovuto alla su



