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Le (gravi) colpe di Roccella e i favori che fa la sinistra

Il discorso della ministra su Auschwitz è l’ennesimo tentativo della destra di riscrivere la storia. Ma ha potuto pronunciare quelle frasi perché la gran parte delle persone non ne percepisce l’estrema gravità. Sono sempre meno quelli che si rendono conto e sanno che la memoria della Shoah è un argine contro la barbarie e contro i fascismi

Le parole non sono mai innocenti, il loro uso è rappresentativo del linguaggio comune e rivela le abitudini mentali delle persone. Possono rafforzare le differenze. Possono diventare strumenti di dominio. Possono persino contribuire a costruire una mentalità accettata e diffusa. Il discorso della ministra Eugenia Roccella su Auschwitz è gravissimo perché dimostra due cose. Anzitutto il poco valore che ha quella storia per la ministra. Il solo fatto di chiamare «gite» i viaggi della memoria mette

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