- La spaventosa aggressione contro l’Ucraina sferrata da Putin spinge istituzioni culturali e centri del sapere a un’ossessiva de-russificazione della nostra cultura, come raccontano gli episodi di “cancellazioni”.
- Alcuni si chiedono se sia la pandemia ad averci privati della capacità di pensiero complesso, inducendoci a schierarci su posizioni prive di sfumature, in un clima intellettuale avverso al dubbio, all’interlocuzione e alla contestazione.
- In realtà si può dare una lettura diversa di questo fenomeno, richiamando funzionamenti più profondi dell’umano: di fronte a ogni pericolo che svela la nostra vulnerabilità ci troviamo a riattivare meccanismi “primitivi” di attribuzione della colpa.
Russia ed Europa, la guerra resuscita idee primitive di purezza e contaminazione
07 marzo 2022 • 11:37