Certo, Putin non è il Terzo Reich, ma si dovrà ammettere che il piano russo-americano per porre fine alla guerra ripristina dopo quasi un secolo la legalità di Monaco: il più forte è autorizzato a divorare il più debole, se non per intero almeno in parte. Per il resto, il progetto recupera un vecchio arnese della diplomazia “realista”: la divisione di un territorio secondo pretese identità etniche
Il 30 settembre 1938, tornando dalla Conferenza di Monaco, Edouard Daladier trovò ad attenderlo una grande folla nell’aeroporto parigino di Le Bourget. Il primo ministro francese aveva appena firmato il trattato che di fatto cedeva i Sudeti alla Germania nazista, non ne era affatto fiero e temeva di dover affrontare contestatori inferociti. Invece erano pacifisti, festanti perché la resa a Hitler aveva scongiurato la guerra. Daladier salutò amabilmente la moltitudine osannante con larghi cenni d


