- Negli ultimi anni si registrano sempre più episodi in cui anche i minori d’età si rendono protagonisti di gravi reati di matrice omofoba. Ciò che costituisce uno stillicidio per diffusione e frequenza è tuttavia il cosiddetto bullismo omofobico, che si manifesta prevalentemente in modalità da cyberbullismo.
- Come dimostra anche la letteratura scientifica in materia, è sempre più esteso il ricorso, da parte di giovani e giovanissimi, a un linguaggio omofobico, che i medesimi dichiarano di sentire abitualmente da parte di amici e conoscenti, anche adulti.
- Il bullismo è ormai considerato una «patologia relazionale» radicata tra i ragazzi. Ciò accade perché è ancora gravemente diffusa la condivisione di stereotipi e pregiudizi nei confronti delle persone Lgbt, o comunque la colpevole e silenziosa inazione da parte di genitori, educatori, insegnanti e non ultimi operatori del diritto.
Negli ultimi anni si registrano in misura crescente episodi in cui anche i minori d’età si rendono protagonisti e partecipi di gravi reati di matrice omofoba. Si tratta, sovente, di delitti commessi contro la persona che arrivano, nei casi più gravi, ad aggressioni violente con lesioni gravi se non gravissime, solitamente in concorso e da parte di gruppi di ragazzi che agiscono in branco. Ciò che costituisce un vero e proprio stillicidio o una sorta di brodo di coltura, per diffusione e frequ



