- Con la testa Salvini è, dunque, un semi-governante costretto ad approvare con non celata riluttanza quello che Draghi e i suoi ministri fanno (e non fanno).
- Con la pancia, però, Salvini è un semi-oppositore alla ricerca di tematiche, proposte, soluzioni che lo differenzino da quello che il governo fa e che non lo distanzino troppo da quello che dice senza peli sulla lingua la sua concorrente interna Giorgia Meloni.
- Con la riduzione del numero dei parlamentari, soltanto Fratelli d’Italia potrà ricandidare tutti gli attuali e offrire posti a destra, ma certo non a manca.
Comodamente collocata in una solida poltrona d’opposizione (mi concedo al lessico suo e dei suoi Fratelli d’Italia), Giorgia Meloni riceve omaggi e new entries, come il da lungo tempo senatore di Forza Italia Lucio Malan, e osserva il suo competitor Matteo Salvini che si dimena. Nel governo Draghi Salvini c’è capitato non soltanto in mancanza di meglio, ma perché nella Lega, a partire dal suo collaboratore Giancarlo Giorgetti, molti hanno pensato che assumere atteggiamenti anti-europei sarebb


