-
Il piano A, la trasformazione d’incanto del partito di Grillo in un partito normale guidato da Giuseppe Conte, è fallito. Era ottimistico pensare che andasse diversamente.
-
Il piano B, un partito di Conte a fianco e in concorrenza con i Cinque stelle, rimane nel cassetto ma è depotenziato dalla prima mossa falsa.
-
Ora, in sostanza, il quesito di fondo intorno a cui ruotano i tormenti di contiani e grillini è se esista un piano C: trovare un modo per convivere e combattere dentro lo stesso contenitore. Cosicché, come in un gioco dell’oca impazzito, si torna a parlare di norme statutarie da riformare.
Il gioco dell’oca del M5s e quel piano C che non può funzionare
03 luglio 2021 • 18:03