- Nel dibattito politico sull’elezione del presidente della Repubblica colpisce come si dia per scontata la valutazione del futuro del governo esclusivamente in funzione dei calcoli elettoralistici dei partiti.
- Spendiamo molto per politiche di protezione sociale ma la capacità degli interventi redistributivi di ridurre le disuguaglianze e contrastare la povertà è significativamente più bassa. E il dualismo tra garantiti e non appare tra i più forti.
- Questo richiede interventi urgenti di riforma in direzione universalistica del welfare e del sistema fiscale che il governo ha però dovuto palesemente rinviare.
Nel dibattito politico sull’elezione del presidente della Repubblica colpisce come si dia per scontata la valutazione del futuro del governo esclusivamente in funzione dei calcoli elettoralistici dei partiti. L’attuale governo potrà proseguire o meno a seconda della situazione che si determinerà con l’elezione del presidente. Eppure, a un anno quasi dall’insediamento dell’esecutivo guidato da Mario Draghi, è possibile una prima valutazione che guardi ai risultati raggiunti e ai vincoli che ne



