- Per intere generazioni che hanno disinvestito sulla genitorialità, ciò che è da tempo in crisi profonda è il rapporto con il futuro, la possibilità di disegnare un domani per sé e i propri figli.
- Da una parte c’è l’incertezza dell’economia, esposta a forze che appaiono al di fuori del controllo dei singoli e degli Stati, dall’altra la certezza della crisi ecologica e dei suoi risvolti catastrofici, che sono sotto i nostri occhi.
- Solo una politica capace di immaginare scenari alternativi, di ampliare la sfera del possibile, può riaprire l’orizzonte del futuro. La sfida è combattere la paura con la speranza.
Anno 2021: l’umanità, affetta da una generale sterilità, si avvia verso un’inesorabile estinzione. Era questa, nel 1992, la distopia del romanzo di P.D. James, I figli degli uomini, dove una società senza risate né pianti di bambini, senza più nulla che leghi il presente al futuro, sopravvive a stento nell’indifferenza, nell’abbandono e nella violenza, in attesa della fine. Oggi che il futuro ci è addosso, la catastrofe ambientale incombe, e da un anno combattiamo contro un virus che toglie i



