Ora che finalmente sono arrivati i vaccini in Italia e la campagna “emozionale” di Domenico Arcuri è finalmente partita (moltissimi carabinieri, pochissime primule, finora sembra più che altro l'arresto di Totò Riina), non resta che risolvere l'altra pandemia: quella degli analfabeti funzionali, sottocategoria No Vax.

Del resto siamo il paese dove i medici si rifiutano di praticare aborti e gli infermieri delle RSA sono negazionisti.

Ecco allora alcune strategie Pro Vax sperando che Arcuri le accetti anche se non sono un archistar. 1) Puntare sulla “collezione esclusiva”: per le scarpe del LIDL ha funzionato, dunque distribuire subito vaccini colorati in fiale vintage che ricordino il Chinotto o la Cedrata Tassoni. 2) Affidarsi a Gemma, Tina e Maria De Filippi: la tronista non può giacersi col corteggiatore prescelto perché questi rifiuta di vaccinarsi. Lacrime e polemiche fino al trionfo dell'amore e di AstraZeneca (che sembra appunto il nome di una tronista). 3) È scientificamente provato che la gente guardi qualunque cosa su Netflix trovandola “molto carina”, foss'anche l'intervallo con le pecore. Subito una serie, grazie. 4) Posso personalmente testimoniare che Giorgio Mastrota è il più grande spin doctor della storia repubblicana: dategli 5 minuti e una telecamera, altro che Ferragni. 5) Il vaccino è pieno di lipidi, accusiamolo di essere grasso: il fat-shaming è ormai l'unico crimine che sdegni chiunque, persino i no vax. 6) Imitare quel Ministro dell'Istruzione americano cui chiesero come far sì che i giovani si appassionassero ai libri. Lui rispose: “Basta proibirglieli”.

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