Le responsabilità del governo

Servono regole nazionali per mettere ordine nel caos del Green Pass al lavoro

LaPresse
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  • Dopo l’ultimo anno e mezzo in cui le imprese hanno potuto continuare a lavorare in virtù dei protocolli sottoscritti dalle parti sociali, si pensa di delegare ad esse anche questa delicata e potenzialmente esplosiva fase.
  • I vari protocolli che si sono sottoscritti in migliaia e migliaia di aziende nascevano da un protocollo sottoscritto a livello nazionale che recepiva i contenuti dei diversi decreti. Un passaggio che oggi, relativamente al green pass, continua a mancare.
  • L’aggiornamento dei protocolli, a partire da una norma, sembra quindi essere la strada principe per risolvere questo stallo.

Più che una polemica estiva, quella dell’utilizzo del green pass sui luoghi di lavoro sembra essere una bomba destinata ad esplodere a settembre. Da un lato il governo continua a muoversi sul filo dell’interpretazione di norme che non prendono una posizione netta sul tema e fa parlare le FAQ più che le leggi. Dall’altro il sindacato che non ha una posizione unitaria al suo interno e che non sembra disponibile a supplire proprio all’assenza di decisionismo dell’esecutivo. In mezzo i luoghi di la

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