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La sinistra ha una voce troppo flebile per contrastare l’onda nera

Il ministro degli Esteri Antonio Tajani, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Matteo Salvini, durante la commemorazione di Papa Francesco a Camere riunite nell'Aula di Montecitorio, Roma, 23 aprile 2025
Il ministro degli Esteri Antonio Tajani, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Matteo Salvini, durante la commemorazione di Papa Francesco a Camere riunite nell'Aula di Montecitorio, Roma, 23 aprile 2025

Nel suo progetto di ridisegno delle coordinate politico-culturali la maggioranza prosegue a lunghe falcate perché coesa al proprio interno, riuscendo a declinare le sue parole chiave

Oggi è il momento della destra. Su tutto l’Occidente infuria il suo vento. Molte cose sono cambiante rispetto al primi decenni del Dopoguerra. Allora, la parola destra era bandita dal vocabolario politico del continente europeo. Troppo contigua a fascismo e nazismo per essere evocata da qualche forza politica. Anche le scelte politiche rispecchiavano l’eclisse della destra. Dalla Gran Bretagna che già nel 1945 cacciava via il vincitore morale della Seconda guerra mondiale, Winston Churchill, e i

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