- Il vittimismo di cui spesso si parla è, a mio modo di vedere, una caratteristica del nostro tempo, strettamente legata al modo di fare informazione nell’era web e distribuita in egual misura in tutti quelle tesi antisistema che si oppongono alla «narrazione dominante».
- Ne abbiamo un esempio nelle posizioni assunte in questi mesi da Michele Santoro ed in questi giorni riguardo la sua “staffetta dell’umanità”.
- Al netto di tutti i discorsi, dobbiamo constatare la crisi di un paradigma su cui si è costruito il nostro modo di fare informazione negli ultimi due secoli.
Anche su questo giornale si è spesso parlato, a ragione, del vittimismo della destra. A mio modo di vedere, però, si tratta di una caratteristica più ampia del nostro tempo, strettamente legata al modo di fare informazione nell’èra web e distribuita in egual misura in tutte quelle tesi antisistema (espressione assai generica per definire un mondo più che eterogeneo), che si oppongono alla «narrazione dominante». Un esempio plastico lo abbiamo avuto nelle recenti posizioni di Michele Santoro,



