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Giovinezze che non fioriscono, sulla malinconia delle piazze studentesche

La Presse
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  • Venerdì scorso gli studenti di tutta Italia sono scesi nelle piazze. Come se marciassero all’indietro, con lo sguardo perso nell’epopea dei loro nonni.
  • Questa giovinezza stringe il cuore di tenerezza e pena, e somiglia più a un povero ronzino bastonato che a un libero, ribelle puledro. Non solo per le botte, sciagurate e imbecilli, che hanno subito nelle scorse settimane. Ma per il suo cieco, sindacalizzato, lamentoso accartocciarsi su se stessa.
  • La scuola che ora si va decostruendo, sotto l’assalto esterno di chi l’affama e quello interno della  sua pulsione suicida, era rinata quando nacque questa Repubblica.

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