- Venerdì scorso gli studenti di tutta Italia sono scesi nelle piazze. Come se marciassero all’indietro, con lo sguardo perso nell’epopea dei loro nonni.
- Questa giovinezza stringe il cuore di tenerezza e pena, e somiglia più a un povero ronzino bastonato che a un libero, ribelle puledro. Non solo per le botte, sciagurate e imbecilli, che hanno subito nelle scorse settimane. Ma per il suo cieco, sindacalizzato, lamentoso accartocciarsi su se stessa.
- La scuola che ora si va decostruendo, sotto l’assalto esterno di chi l’affama e quello interno della sua pulsione suicida, era rinata quando nacque questa Repubblica.
Giovinezze che non fioriscono, sulla malinconia delle piazze studentesche
23 febbraio 2022 • 16:27Aggiornato, 23 febbraio 2022 • 16:28