l’editoriale

Il sogno infranto di una “pontiera” chiamata Giorgia

L’attenuante principale per la premier è Trump stesso. L’improvvisa retromarcia sui dazi all’Europa mostra per l’ennesima volta la natura incontrollabile, i percorsi imprevedibili e l’umore gassoso del leader americano

Sono sicuro che faremo un accordo commerciale equo con l’Ue», diceva Donald Trump poco più di un mese fa nello Studio Ovale accanto a Giorgia Meloni, «persona eccezionale» elevata a leader europea di riferimento per i negoziati commerciali in corso. In quella circostanza le aveva informalmente conferito il ruolo di pontiere, come si diceva nel secolo scorso. Lei, sentendosi probabilmente non abbastanza riconosciuta, aveva prontamente sottolineato il suo lavoro di raccordo nell’ennesima intervist

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