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Ucraina, il disastroso corto circuito della frustrazione dei potenti

Certo che sono giuste l’indignazione dopo la strage di Sumy e la condanna dell’azione russa. Ma bisogna prendere atto del fatto che i giganti globali – Usa, Russia, Cina – sembrano avvitarsi su se stesse senza trovare soluzioni a lungo termine. Ancora una volta: un’Europa lucida può trovare un suo ruolo importante di intermediazione

La strage di Sumy ha provocato una giusta indignazione: chi vuole davvero la pace? Tutti condannano la Russia ,salvo gli Usa. Putin sembra voler colpire i civili come vendetta per non essere riuscito ad occupare l’Ucraina che continua a resistergli. La frustrazione delle grandi potenze è la cosa più pericolosa e porta il mondo al caos. La Russia vorrebbe tornare ad essere l’Urss ma non può; gli Stati Uniti vorrebbero tornare ad essere i primi indiscussi ma sono sfidati e la globalizzazione gli è

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