Per mobilitare i mezzi necessari, gli europei immaginano una «forza di rassicurazione» che chiede a sua volta di essere rassicurata dagli americani
Secondo una famosa battuta, il pessimista crede che l’ottimista – in relazione alla situazione presente vista come la migliore possibile – possa, dopo tutto, aver ragione: e l’ormai consueta altalena fra terrore e sollievo che ha accompagnato il carosello di incontri al vertice degli ultimi giorni sulla guerra russo-ucraina sembra confermarla. Non ci sono opzioni o scenari promettenti per Kyiv, solo diverse gradazioni di pessimismo: evitare il peggio – una resa politica e militare negoziata fra



