- La questione sociale e quella ambientale non debbono essere contrapposte. Una gestione responsabile dell’economia non può ignorare la finitezza delle risorse del pianeta e i costi della transizione ecologica non possono essere pagati dai più poveri.
- Nella storia si sono sviluppati diversi modelli di capitalismo, costruiti sulla base di differenti “regole del gioco”. Così come è stato possibile ottenere modelli capitalistici basati su elevata tassazione e redistribuzione, in futuro si potrebbero avere modelli di capitalismo orientati a tutelare le risorse non rinnovabili.
- Un punto di riferimento è la “prosperità”, ossia un modello di benessere che ponga al centro la tutela delle persone e dell’ambiente.
Quali opportunità di effettivo cambiamento può dischiudere l’auspicabile fuoriuscita dalla pandemia? Valorizzare l’eredità “sociale” del “movimento dei movimenti”, di cui si è parlato anche su queste pagine, in relazione al ventennale del G8 di Genova, è senz’altro un primo passo. Un altro passo importante deve scaturire dalla piena consapevolezza di un disastro ambientale sempre più evidente, come le recenti tragedie in Germania e in Belgio hanno tristemente confermato. Coniugare le politich



