- Si potrebbe pensare che il governo Conte, cambiando continuamente indicazioni, regole e segnali sulla gestione del periodo natalizio per contenere i contagi, si stia producendo in un accorto esercizio di adattamento delle decisioni a una realtà che cambia.
- Non è così. Perché i fatti epidemiologici della seconda ondata, nella loro essenza, non sono cambiati di molto negli ultimi tempi, a meno di non volersi ostinare a leggere i dati come fotogrammi isolabili, invece che come un continuum.
- Da settimane i dati suggeriscono chiusure drastiche per il periodo delicato delle vacanze. Il governo cambia le decisioni al cambiare dei fatti, ma si confonde su quali siano i fatti essenziali a cui fare riferimento per prendere misure adeguate.
«Quando i fatti cambiano, cambiano anche le mie opinioni», recita la massima attribuita a John Maynard Keynes, nota anche ai frequentatori occasionali di frasicelebri.it. Di solito viene usata per indicare il comportamento intelligente di chi si fa guidare dai dati di realtà, in opposizione all’ottusità o alla falsa coscienza di chi rimane ostinatamente aggrappato alle proprie convinzioni. È un principio generale largamente condivisibile, ma è molto rischioso trasferire precipitosamente la sinte



