Perché serve un nuovo statuto

Un partito aperto ma non troppo: come salvare il Pd

  • I partiti hanno frontiere e porte di ingresso (e uscita): entrarci è una decisione individuale volontaria, che dà benefici e ha costi come non succede a tutti gli altri cittadini.
  • Il Pd ha deciso di non essere più un paritto “appartenenza”. Invece di darsi regole di selezione più trasparenti ed efficaci nel controllare il potere delle candidature, ha eliminato le porte d’ingresso.
  • Oggi “serve un partito nuovo” che renda la partecipazione più esigente e non valga solo a ratificare le decisioni dei leader.

«Serve un nuovo partito, non un nuovo segretario», ha detto Enrico Letta candidandosi a dirigere il Pd. Un partito che sia «aperto» e basato sulla «partecipazione». La coppia “apertura” e “partecipazione” è importante in un partito che si chiama “democratico”. Ma deve essere chiarita, perché riguarda un “partito” che, appunto, non può essere completamente aperto e nel quale la partecipazione ha forme deliberative specifiche. I partiti hanno frontiere e porte di ingresso (e uscita): entrarci è

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