L’INTERVENTO DEL MINISTRO A PONTIDA

Nostalgia di Ancient Régime: Valditara parla di merito, in realtà protegge il rango

Con il suo discorso a Pontida, il ministro dell’Istruzione ha cercato di accontentare le varie anime della Lega: chi pensa di avere meriti non riconosciuti e vuole una società che premi i (presunti) bravi, chi rimpiange la sicurezza confortevole dell’autoritarismo, chi teme la cosiddetta (e inesistente) invasione degli stranieri. Peccato non abbia nessuna logica politica di lungo termine, neanche per chi ha simpatie per la destra

Chissà se il principio di non contraddizione fa parte dei valori della destra. Bisognerebbe chiederlo a Giuseppe Valditara, che sempre più si candida (uscito di scena Gennaro Sangiuliano, e in attesa di Alessandro Giuli) a ideologo in servizio permanente effettivo. Nella sua esternazione a Pontida, il raduno annuale della Lega, Valditara ha arringato le folle su tre valori: merito, patriottismo e autorità. Ecco il virgolettato: «La sinistra detesta il principio di autorità che è fondamentale in

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