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I virologi in parlamento portano competenze

LaPresse
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  • Con la presentazione delle liste elettorali del PD, e le prime indiscrezioni provenienti dagli altri partiti, si sta realizzando lo scenario previsto da mesi: medici e scienziati scendono in politica. Sui social media si incrociano gli insulti con l’ironia dei “Chi l’avrebbe mai detto?”. 
  • Per valutare queste candidature dobbiamo porci altre domande, che valgono per tutti: di che idee si potrà fare paladino questa persona una volta arrivato in parlamento? Quali istanze porterà avanti, quali battaglie si vorrà intestare?  
  • Sui banchi del parlamento sono indispensabili figure di riferimento del mondo scientifico, che capiscano i termini delle sfide da affrontare e aiutino i compagni di partito a fare per tutti noi le scelte migliori. Non basta, però, per questo, una laurea in medicina, una cattedra, un curriculum prestigioso. Ci vogliono i valori, più dei lavori, e la volontà di realizzarli.

Con la presentazione delle liste elettorali del Pd, e le prime indiscrezioni provenienti dagli altri partiti, si sta realizzando lo scenario previsto da mesi: medici e scienziati divenuti familiari nei programmi sulla pandemia si confronteranno ora anche nelle tribune politiche. Sui social media si incrociano gli insulti con l’ironia dei “Chi l’avrebbe mai detto?”. Sulla visibilità di questi esperti, d’altra parte, si scherza da sempre, tanto che per gioco era stato ideato perfino un finto al

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