- Per quale ragione, quindi, a Zuckerberg dovrebbe essere negata la facoltà, il diritto di discriminare fra gli utenti, impedendogli di bloccare il presidente degli Stati Uniti perché ritiene le opinioni da lui espresse insultanti e pericolose?
- Chi ritiene che Zuckerberg abbia violato qualche legge può chiederne l’incriminazione. Chi ritiene che tragga profitto da una sua posizione dominante può chiedere che l’Autorità USA per le Comunicazioni (Federal Communication Commission) intervenga.
- Quello che non può essere fatto è imporre a chi offre un servizio di accettare tutti i clienti senza eccezione alcuna.
Il quesito è relativamente chiaro. Ė lecito che Mark Zuckerberg, fondatore e proprietario di Facebook e da qualche tempo anche di Instagram, blocchi e cancelli, per sempre o anche solo per un periodo di indefinito, l’account del presidente Donald Trump (o di un qualsiasi altro utente)? Con più di una motivazione e dopo la rimozione di alcuni post menzogneri e violenti, Zuckerberg ha deciso di sì. Si tratta di un caso di intollerabile censura politica oppure di una decisione completamente legitti



