- Il cervello riceve informazioni dall’esterno in ogni istante della nostra vita. Trasportate dai sensi, ce ne arrivano di ogni tipo, alcune delle quali sono immediate, come il rombo di un tuono, altre codificate in modo sofisticato, come una sonata per violino o una frase.
- Confusi dall’euforia dei big data, saremmo tentati di dire che quante più informazioni arrivano al cervello tanto più ricca è la nostra rappresentazione della realtà. Ma non è così.
- In altre parole, una mappa, di borgesiana memoria, che contenga tutte le informazioni di un posto, sarebbe non solo inutilizzabile ma addirittura impossibile. Saremmo intrappolati negli infiniti, come tra due specchi opposti.
La carne si è fatta verbo e abita nelle omissioni del linguaggio
22 giugno 2022 • 19:22