La giovane autrice di Tutta intera (Einaudi 2022) racconta la sua infanzia: «Ognuno di noi può essere tutto ciò che gli è concesso d’essere e nient’altro, e in questo non c’è nulla di male, anzi»
- Tutta intera (Einaudi 2022), è l’opera prima di Espérance Hakuzwimana, giovane autrice di origini ruandesi e cresciuta nel bresciano, che nel romanzo ci accompagna nella vita di Sara e dei suoi alunni, tutti di origini diverse
- «I miei genitori adottivi non mi hanno mai raccontato niente dei miei genitori biologici», racconta, «molte cose le ho scoperte solo di recente, attraverso dei documenti»
- «Ognuno di noi può essere tutto ciò che gli è concesso d’essere e nient’altro, e in questo non c’è nulla di male, anzi»
Dacché possa ricordare, il desiderio di sentirmi appartenere – a un luogo, a un gruppo, a una persona – è una delle spinte che più mi mandano avanti lungo il percorso. E sebbene di recente sia giunto alla triste conclusione (triste per me, non è detto lo sia per voi) che non sarò mai capace di soddisfare questa necessità – non sento di appartenere a me stesso, figurarsi ad altri – nel leggere l’esordio di Espérance Hakuzwimana mi sono sentito meno solo. Tutta intera (Einaudi 2022), è l’opera



