Seduto sul suo trono nero, la band che per un attimo lo lascia solo, a godersi gli applausi del suo pubblico, a lungo. L'espressione malinconica, svuotata, dopo una performance intensissima, feroce, felice.

Ozzy Osbourne, solo qualche giorno fa, sul palco per l'ultimo concerto dei Black Sabbath, sembrava divertirsi come mai prima, quasi a sbeffeggiarci: a 76 anni, indebolito dal Parkinson, incapace di alzarsi in piedi, eppure come posseduto, pieno di energia, la voce inconfondibile, quella di sempre, unica.

C'è tutto in quella sequenza finale: l'omaggio caloroso della sua comunità, lo sguardo del Principe delle Tenebre che per un attimo si fa fragile, a realizzare che questo, forse, potrebbe essere davvero un addio.

La sua famiglia, qualche ora fa, ha comunicato che «il nostro amato Ozzy Osbourne è morto questa mattina. Era con la sua famiglia e circondato d'amore». È il capitolo finale di una folle e incredibile carriera, che ha reso Ozzy uno degli idoli più influenti, discussi, amati.

La fondazione dell’heavy metal

Tutto comincia nella sua Birmingham, è il 1968 quando il chitarrista Toni Iommi e il batterista Bill Ward notano in un negozio di dischi l'annuncio di un cantante in cerca di band, «in possesso di amplificazione propria».

Iommi si ricorda di quel ragazzo un po' bizzarro dai tempi della scuola, non gli sta nemmeno troppo simpatico. Decidono di fare comunque qualche prova, e Ozzy introduce agli altri anche Geezer Butler, che diventerà il bassista dei Black Sabbath.

I quattro danno forma a qualcosa di mai sentito fino a quel momento: l'accordatura ribassata, un suono oscuro, cadenzato, pesante, con continui riferimenti all'occulto, a Satana, alla stregoneria.

Sta nascendo l'heavy metal ma è ancora presto per sapere quanta strada farà il nuovo genere nei successivi cinquant'anni.

Di certo i primi dischi, nonostante le recensioni negative, vanno ben oltre la nicchia: i Black Sabbath cominciano a scalare le classifiche (il secondo album «Paranoid» venderà oltre 12 milioni di copie), e nel frattempo, man mano che i soldi arrivano, la band si dedica a una peculiare dieta a base di droghe, lsd e cocaina soprattutto.

Mordere un pipistrello

Il caos, le dipendenze, al limite dell'autodistruzione, accompagneranno da lì in poi il cantante. Che dopo otto dischi lascerà i Black Sabbath (in cui subentrerà alla voce Ronnie James Dio), per dare il via alla sua carriera solista. Che forse, sorprendentemente, lo renderà ancora più famoso e capace di scrivere grande musica.

Merito anche della seconda moglie, che diventerà la manager factotum, Sharon Osbourne, ma merito anche delle grandissime capacità di scouting di Ozzy, che si circonda di musicisti eccezionali, come il chitarrista Randy Rhoads e, qualche tempo dopo la sua morte, il giovanissimo Zakk Wylde.

I gesti avventati, come l'idea di mordere un pipistrello lanciato sul palco da un fan finendo per staccargli la testa e gettarla poi sul pubblico, non fanno che rendere ancora più leggendario il musicista, che giocherà sempre sul suo personaggio.

Gli Osbourne

Le grandi capacità imprenditoriali di Ozzy Osbourne non sono del resto un mistero: negli anni '90, dato che il Lollapalooza non vuole farlo suonare, decide di fondare un suo evento, l'Ozzfest, che per trent'anni sarà uno dei punti di riferimento per la musica estrema, dando spazio tanto alle band storiche che ai nuovi gruppi nu metal.

E chi sbadatamente fino a quel momento non aveva mai sentito parlare di questo eccentrico cantante inglese, ha potuto scoprirlo in tutta la sua follia casalinga con The Osbournes, reality trasmesso da Mtv che ci ha fatto conoscere da vicino la vita famigliare di una rockstar tanto esilarante quanto sconsigliabile come modello genitoriale.

L’ultimo applauso

«Back to the beginning», il ritorno a Birmingham dei Black Sabbath lo scorso 5 luglio, è stata l'occasione per un'intera comunità di fare festa e abbracciarsi, con la consapevolezza che senza Ozzy e i suoi sodali nulla di tutto questo sarebbe esistito. Erano in tanti, a partecipare: Metallica, Alice in Chains, Slayer, Pantera, Gojira, Tool, Tom Morello dei Rage Against the Machine, Billy Corgan degli Smashing Pumpkins.

Il concerto da dieci ore è stato l'evento musicale che ha raccolto più fondi da donare in beneficienza nella storia, più di 190 milioni di dollari per alcuni ospedali inglesi.

Nessuno voleva ammetterlo, ma era giunto il momento. Ecco: Ozzy è finalmente diventato immortale.

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