intervista al regista russo

Aleksandr Sokurov: «Sono un artigiano, non un artista. Mi dispiace che il cinema non trovi sostegno nella mia patria»

Ha appena ricevuto a Santarcangelo di Romagna il premio Tonino Guerra 2025 e il 21 novembre è stato celebrato al Festival del Cinema di Torino 2025 con il premio alla carriera Stella della Mole. «Per indole sono un artigiano, non un artista o un autore. Periodicamente, ritorno ai film che ho realizzato anni prima e ne faccio una nuova versione»

In un’epoca in cui il cinema è sempre più formattato per le piattaforme di streaming e in cui i film sono sempre più sinonimo di faciloneria e volgarità, conferire un riconoscimento a un artista come Aleksandr Sokurov è un dovere. L’autore di capolavori come Arca russa (2002), Madre e figlio (1997) o Faust (2011) ha appena ricevuto a Santarcangelo di Romagna il premio Tonino Guerra 2025, presieduto da Laura Delli Colli, e il 21 novembre è stato celebrato al Festival del Cinema di Torino 2025 con

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