Che settimana

L’Italia vive in un “mondo cane”. Signorini crociato contro l’aborto. Il potere populista dei Ferragnez

  • Chiunque abbia passato nell'ultimo decennio più di un'ora su un social pieno di italiani, ma anche chiunque abbia passato più di un'ora con degli italiani dal vero, sa bene che questo è un paese a forma di canile: non solo nel senso del cialtronismo, che pure non difetta.

  • Questa settimana di linciaggio ai danni di Alfonso Signorini, conduttore del Gf, è iniziata per colpa di una cagna (scusate, di una “cana”: i cinofili non userebbero mai una parola così equivoca), e con una veemenza che non si vedeva dai tempi del cane della Cirinnà, quello coi fondi d'investimento nella cuccia.

  • Quando Giucas Casella ha ventilato l'ipotesi di far abortire la sua cana (spero ingravidata dal pet della Cirinnà: almeno spiegherebbe i risparmi del futuro padre), Signorini, che conosce il paese profondo e sa che i cani sono più intoccabili di donne bambini e Draghi, è corso ai ripari: “Noi siamo contrari all'aborto in ogni sua forma”, ha puntualizzato tra gli applausi.

Per continuare a leggere questo articolo