Come alcuni recenti film di ispirazione scientifica, la serie tv La regina degli scacchi è uno di quei rari casi in cui ci si è premurati di confezionare una storia mirando non soltanto agli incassi, ma anche ai contenuti culturali
- Sono vere e proprie rarità i film che si premurano di confezionare una storia mirando non soltanto agli incassi economici, ma anche ai contenuti culturali.
- Una di queste rarità è la recentissima miniserie televisiva Netflix La regina degli scacchi (2020), che a sua volta ha avuto la consulenza di Garry Kasparov, campione mondiale di scacchi dal 1985 al 2000.
- Ma il più straordinario aspetto della miniserie è che le circa 350 partite mostrate, parzialmente o totalmente, non solo non sono state inventate o, peggio ancora, giocate a caso, ma appartengono alla storia degli scacchi.
Secondo il vocabolario in rete della Treccani, «con cultura di massa si indica un tipo di cultura medio, diffuso dai moderni mezzi di comunicazione di massa (stampa, radio, televisione, cinema, eccetera), prodotto con scopi prevalentemente commerciali e di intrattenimento, standardizzato e uniforme, destinato al consumo nel tempo libero, ma concepito anche come mezzo di innalzamento sociale di larghi strati popolari tradizionalmente esclusi dalla fruizione dei beni culturali». Niente potrebbe de



