Il libro di Roberto Ferrucci

Antonio Tabucchi e la fusione tra maestro e allievo

Antonio Tabucchi (La Presse)
Antonio Tabucchi (La Presse)
  • Attraversando Lisbona in tram, Roberto Ferrucci ripercorre quarant’anni di frequentazioni con Antonio Tabucchi, prima come studente che fa una tesi di laurea su di lui, poi come esordiente e scrittore a sua volta: a Venezia, e poi nella casa di Vecchiano dello scrittore lucchese, e in Francia.
  • Il libro, pieno di aneddoti e testimonianze inedite, farà gola ai tabucchiani ma anche a chi cerca un modo per tenere sempre con sé le persone care che ha perduto, con dei ricordi portatili, e una memoria che assomiglia a un paesaggio davanti ai nostri occhi, da cui scegliere che cosa rivivere.
  • In questo testo, fra maestro e allievo si attua un’utopia e, al tempo stesso, il tabù più forte della nostra civiltà: quello della fusione, cioè di separare la divisione fra gli esseri umani, rinunciare all’io per arrivare a un noi.

Mi dicono che non devo scrivere recensioni, perché non le legge più nessuno. Allora ti faccio una promessa. Sì, proprio a te che hai messo gli occhi su questa recensione. Se la leggerai, ci troverai dentro queste cose: come portare sempre con noi le persone che abbiamo perduto; anche i grandi scrittori fanno scherzi stupidi; in che cosa consiste l’essere generosi; qual è il più grande tabù della nostra civiltà. Tutto ciò a partire dal libro scritto da Roberto Ferrucci e dedicato ad Antonio Tabu

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