Dal regista cinese guan hu

Odissea di due bastardi, l’apologo sulla Cina che cambia

Non c’è film con un cane nel cast che sfugga al sospetto di ruffianeria. È un catalizzatore di empatia. Puoi avere piena coscienza di questi trabocchetti e restare comunque abbagliato dal randagio Black Dog 

Non c’è film con un cane nel cast che sfugga al sospetto di ruffianeria. Non parlo solo dei classici del luccicone, genere Torna a casa Lassie. Il ricatto emotivo è in agguato anche nel Flaik di Umberto D. e nel cucciolo chapliniano di Vita da cani, opere inattaccabili. È in agguato nei deus ex machina a quattro zampe di tanti gioielli di Aki Kaurismaki, che puntualmente – come nel suo ultimo Foglie al vento – fa recitare il suo cane di casa. Il cane è un catalizzatore di empatia, amplifica i se

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