- La tragedia dei migranti che si consuma da anni nel Mediterraneo ormai ci appare come qualcosa di astratto e parliamo dei morti come se fossero solo numeri.
- Ma i volontari che salvano vite in mare continuano a lottare, preservando anche la nostra umanità: fra di loro c’è la scrittrice Caterina Bonvicini, che ha raccontato nel libro Mediterraneo la sua esperienza a bordo delle navi delle ong.
- «Molti pur di non tornare in Libia si uccidono», racconta, «Salvini e Meloni si riempiono la bocca, ma la sinistra fa praticamente lo stesso gioco, solo in silenzio».
Quando si parla della tragedia che da anni si consuma nel Mediterraneo, lo si fa, ormai, in modo astratto. I morti sono solo numeri, cifre che si accumulano e che, nel loro ammonticchiarsi, dovrebbero pesare sulla coscienza collettiva, ma così non è. Al dramma dei migranti morti in mare ci siamo abituati con la stessa facilità con cui ci si arrende a ciò che non possiamo cambiare. Alcune persone, però, continuano a lottare, a fare ciò che possono perché quelle cifre, quelle dei morti snocciol



