L’autore è a Lucca Comics & Games con i graphic novel Barrier e Spectators, editi in Italia da BaoPublishing. «Sono un socialista americano. Nella televisione statunitense c’è molta autocensura, non si realizzano opere troppo sfidanti. I fumetti sono, e devono essere, liberi»
«Siamo una civiltà abituata alla violenza e scioccata dal sesso». È da questa constatazione che l’autore statunitense Brian K. Vaughan, 49 anni, è partito per scrivere i suoi due ultimi graphic novel (pubblicati in Italia da Bao Publishing). Il primo, Barrier, disegnato da Marcos Martin, affronta il tema dell’immigrazione e dell’uso che la politica ultra-trumpiana fa dell’espressione “illegal alien”. Il secondo, Spectators, disegnato da Niko Henrichon, racconta invece la storia di due spiriti ch



